Calcestruzzi

Produzione industrializzata calcestruzzo preconfezionato
"Emiliana Conglomerati opera nelle provincie di Mantova, Modena, Reggio Emilia e Parma e dispone di cinque impianti di betonaggio. Il nostro laboratorio tecnologico progetta le miscele del calcestruzzo, controlla la qualità dei nostri prodotti ed effettua su richiesta assistenza in cantiere."
PRODUZIONE INDUSTRIALIZZATA CLS PRECONFEZIONATO
Impianti automatizzati. Formazione e informazione continua del personale. Controllo continuo delle materie prime. Controllo continuo sistemi e strutture di dosaggio. Controllo continuo sulla produzione. Controllo e assistenza tecnologica sulla produzione.
QUALIFICA DEI MIX
Formazione e informazione continua del personale di laboratorio. Materie prime qualificate: cementi, aggregati, additivi, acqua d’impasto. Laboratorio tecnologico interno con idonee attrezzature. Studio dei mix con impasti prova di laboratorio e industriali. Validazione dei mix in conformità alle prescrizioni normative e contrattuali.
RAPPORTO ACQUA-CEMENTO
È il parametro fondamentale a cui sono correlabili gran parte delle caratteristiche del conglomerato. Per comprerderne l’influenza basta considerare che per IDRATARE 100 Kg di cemento sono sufficienti 30 lt di acqua (rapporto A/C 0,30). Tutta l’acqua eccedente questo valore, richiesta per dare all’impasto la giusta lavorabilità, è acqua libera di evaporare, destinata a lasciare macrovuoti e POROSITA’ nel calcestruzzo e a parità del contenuto di cemento, diminuisce la resistenza caratteristica.
POROSITÀ
Sono i vuoti presenti nel conglomerato e influenzano in modo negativo resistenza meccanica, permeabilità e durabilità. Si presentano come macrovuoti causati da una insufficiente compattazione del calcestruzzo o come PORI CAPILLARI creati dall’acqua presente fra le particelle di cemento. La porosità capillare è esaltata dalle RIAGGIUNTE D’ACQUA.
DURABILITÀ
È la capacità del calcestruzzo di limitare gli effetti di degrado indotti da attacchi chimici, dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo.
IDRATAZIONE DEL CEMENTO RIAGGIUNTA DI 20 LITRI D’ACQUA AL M3
Impianti automatizzati. Formazione e informazione continua del personale. Controllo continuo delle materie prime. Controllo continuo sistemi e strutture di dosaggio. Controllo continuo sulla produzione. Controllo e assistenza tecnologica sulla produzione.
QUALIFICA DEI MIX
Formazione e informazione continua del personale di laboratorio. Materie prime qualificate: cementi, aggregati, additivi, acqua d’impasto. Laboratorio tecnologico interno con idonee attrezzature. Studio dei mix con impasti prova di laboratorio e industriali. Validazione dei mix in conformità alle prescrizioni normative e contrattuali.
RAPPORTO ACQUA-CEMENTO
È il parametro fondamentale a cui sono correlabili gran parte delle caratteristiche del conglomerato. Per comprerderne l’influenza basta considerare che per IDRATARE 100 Kg di cemento sono sufficienti 30 lt di acqua (rapporto A/C 0,30). Tutta l’acqua eccedente questo valore, richiesta per dare all’impasto la giusta lavorabilità, è acqua libera di evaporare, destinata a lasciare macrovuoti e POROSITA’ nel calcestruzzo e a parità del contenuto di cemento, diminuisce la resistenza caratteristica.
POROSITÀ
Sono i vuoti presenti nel conglomerato e influenzano in modo negativo resistenza meccanica, permeabilità e durabilità. Si presentano come macrovuoti causati da una insufficiente compattazione del calcestruzzo o come PORI CAPILLARI creati dall’acqua presente fra le particelle di cemento. La porosità capillare è esaltata dalle RIAGGIUNTE D’ACQUA.
DURABILITÀ
È la capacità del calcestruzzo di limitare gli effetti di degrado indotti da attacchi chimici, dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo.
IDRATAZIONE DEL CEMENTO RIAGGIUNTA DI 20 LITRI D’ACQUA AL M3